Già all’apertura delle linee si intravvide la necessità della presenza di almeno un paio di locomotori che avrebbero espletato varie mansioni, quali l’inoltro a destinazione di treni merci, e, non infrequenti, i servizi manovra in Piazzale Bixio e sui raccordi delle aziende convenzionate. Per cui, nel corso del 1911, giunsero al deposito della Centrale Bixio due piccoli locomotori elettrici a due assi motori, siglati n.1 e n.2, che dal 1918 avrebbero assunto la numerazione 91 e 92, consegnati dalla Ditta Carminati & Toselli di Milano.
I due locomotori avevano caratteristiche uguali. Dotati di equipaggiamento bitensione, potevano marciare tanto sotto la tensione forese 4000 volt quanto sotto quella cittadina di 400 volt a piena potenza. Entrambi gli assi si ciascun locomotore erano portati in rotazione con trasmissione rigida (pignone e ingranaggio) da due motori di tipo tranviario C.G.E. MT 142 della potenza di 70 HP ciscuno.

Tratto da “Strada Facendo” di Giovanni Villan (2000)
Nella foto un’Automotrice forese allo scambio della Chiesa di S.Vitale in Via Vittorio Veneto, ora Via della Repubblica. A sinistra il Palazzo Comunale. Anno 1910.