Il mitico “Tino” in azione

La tripletta al Torino; il gol in due tocchi alla Sampdoria su rinvio di Ballotta; le partite a carte nei bar della città; la punizione a San Siro, con frantumazione del record di imbattibilità del Milan; quarantadue capriole dopo un boato; il gol al Leverkuesen, la doppietta a Degerfors e quella all’Atletico: se mueve el Calderòn; a ballare fino al mattino, ma il giorno dopo in campo imprendibile; il gol di tacco alla Lazio; la rovesciata (alzandola da solo, tipo beach soccer) ancora coi biancoazzurri; le ragazze portate di nascosto in ritiro; la bomba all’incrocio nel ritorno con lo Sparta Praga, con la Nord senza striscioni per protesta; le multe di Nevio; il pallonetto all’Inter nel 1-3 del 1998-1999, ultimo gol col Parma; la finale di Wembley…non giocata; quella corsa inconfondibile; la storia dei rubinetti, quella del finestrino dell’autobus, quella di Capodanno; seguire @eltinoasprilla anche con le altre maglie, come la sera della tripletta al Barcellona col Newcastle o a USA 1994: che spettacolo con Valderrama. Mille aneddoti, quattro lettere, un mito: TINO!

Tratto da “110 Cuori Crociati (1913 – 2023)” a cura di Michele Belmessieri (2023)