Sorgeva il secolo XIV e non era per anco intieramente compiuta quest’ Aula, quantunque i nostri padri, appena riposati dalle cure di guerra o dalle discordie civili, tosto pensassrro di reca al desiderato compimento un edifizio che loro costava immensi dispendj.
Dalle cronache raccogliamo che nel mesi di Giugno del 1302 si diede principio a quella balaustrata di marmo detta corritorium de columnellis lapideis, la quale corona tutto l’ edifizio; che nel 1307 furono innalzate le due torrette prospettanti il Palazzo Vescovile, sovapponendovi palle dorate, e che nel 1322 vennero costrutti i due capitelli, o cimase de’ piedritti, ad oriente, sopra ciascun de’ quali sta accosciato un leone. Ed in quest’esso secolo, comecchè tumultuoso e per noi infelice, vennero dipinti i nicchioni tutti, ma in diversi tempi, come dimostrano gli anni che vi si leggono: cioè 1350, 1361 e 1398, ed in quella guisa di cui tenemmo discorso nei Preliminari. Onde soltanto nel finir del trecento il Battistero si potè chiamar interamente compiuto.
Tratto da “Il Battisero di Parma” descritto da Michele Lopez (1864)