Correva l’anno 1971 e mentre veniva pubblicato il brano di John Lennon “Imagine” e a Londra apriva il primo “Hard Rock Cafè”, Sergio Bertazzon, reggiano di Casalgrande, durante un pranzo con l’amico Gino Manganelli, titolare del ristorante albergo “La Pineta” di Collecchio, ebbe l’idea di aprire un locale dove si potesse ballare anche bevendo un drink e ascoltare i migliori cantanti italiani e stranieri.
Manganelli gli propose un appezzamento di terreno vicino alla “polveriera” posta ai piedi dei Boschi di Carrega.
[…] Anticipando le strategie future del locale, che avevano come obiettivo soprattutto le ospitate VIP, il 1° Giugno 1972 il TaroTaro Club inaugurò con un testimonial d’eccezione, o come si diceva allora “ospite d’onore”, l’allora indiscusso, insieme a Mina, numero uno della televisione italiana Alberto Lupo.
Agli invitati all’apertuta il locale si presentò a dir poco futuristico. Un autentico concentrato, per quei tempi, di tecnologia audio e luci, di altissima qualità. Colpì anche la completa climatizzazione del locale, aspetto assai poco consueto in quegli anni, nonostante fose consentito fumare all’interno dei locali da ballo.

Tratto da “Figli delle Stelle” di Nello Fochetti (2025)