Siamo giunti agli ultimi giorni di gennaio, un interessante fenomeno climatico si avvicina, noto come “i giorni della merla”, che si verificano il 29, 30 e 31 gennaio di ogni anno. Questi giorni sono spesso associati a temperature particolarmente basse, ma da dove proviene questa credenza e quali sono le leggende che la circondano?
Màma che frèdd! Màma che zél! Vént fòrt e nùvvli in cél.
La pòccia l’é giasäda, la navètta la s’é zläda!
Metèmmos adòs själpi e capéj, béj majón e gran mantéj,
sucòt e po zactón, canotéri, calstón.
Mo còll frèdd chi ‘n’ va mìga vìa, zéla tutt, maledètt sìa.
Pu punzént äd ‘na *zbèrla, j’ én i dì ‘dla mèrla!
I DÌ ‘DLA MÈRLA (di Iolanda Restano – poesia tradotta da io parlo parmigiano)
Le Origini della Leggenda dei Giorni della Merla
Esistono diverse leggende legate al nome che caratterizza questi tre giorni, ma una delle più conosciute coinvolge una merla bianca e il mese di gennaio. Secondo questa storia tramandata soprattutto ai bambini, ogni volta che la merla usciva a cercare cibo, le temperature scendevano bruscamente, facendole provare sempre più freddo. In quei tempi antichi, gennaio durava solo 28 giorni. La merla supplicò il mese di essere più breve, ma la richiesta non fu accolta. L’anno successivo, la merla si preparò. Accumulò cibo nel suo nido, rimanendo al riparo fino al 28esimo giorno. Solo a quel punto, uscì prendendo in giro il mese di gennaio. Quest’ultimo, infuriato, chiese tre giorni a febbraio e scatenò una tempesta. La merla, inizialmente bianca come la neve, trovò rifugio in un comignolo, coprendosi di cenere e diventando nera. Ecco così spiegato il suo colore, una storia fiabesca tramandata di generazione in generazione.
La Merla
Ma la leggenda dei giorni della merla non si ferma qui. Nel 1740, Sebastiano Pauli offrì due ulteriori spiegazioni al nome di questi giorni. La prima coinvolgeva un cannone chiamato la Merla, capace di attraversare il fiume Po esclusivamente in quei tre giorni quando il freddo ghiacciava l’acqua. La seconda leggenda parlava di una Signora di Caravaggio, soprannominata De Merli, che riuscì ad attraversare il fiume Po solo quando era completamente ghiacciato a causa del freddo.
Altre Leggende e Proverbi Legati al Clima Invernale
Queste tradizioni non sono isolate. Anche il 2 febbraio, con la Candelora, è spesso associato alle previsioni del tempo. Un antico proverbio afferma:
Cuànd a sèmma a la Candlòra, da l’invèron a sèmma fóra. S’a da al sól in-t-la candlén’na, n’ätor invèron al s’incamén’na.
Quando siamo alla Candelora, dall’inverno siamo fuori. Se batte il sole sulla candelina, un altro inverno s’incammina
Questo sottolinea ulteriormente la connessione tra gli eventi climatici invernali e le tradizioni popolari. Ma solo pochi giorni dopo, ovvero il 4 febbraio è la volta di San Biagio
Sàn Bjäz al gh’à la néva sòtta al näz.
San Biagio ha la neve sotto al naso
In conclusione, i “giorni della merla” non sono solo un fenomeno climatico, ma anche un viaggio nel passato attraverso affascinanti leggende che si intrecciano con le tradizioni popolari. Che siano visti come presagi o semplici curiosità, questi giorni ci ricordano che il legame tra la natura e le credenze umane è intramontabile.