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Io Parlo Parmigiano

Tortelli d’erbetta

I tortelli ben riusciti, secondo la formula popolare della città, dovranno essere; Lóngh coll sò còvvi,tgnìss sènsa vensàj.Foghè in-t-al butére sughè col formàj. In effetti, in città si pretende che i tortelli non siano simili a quei tozzi ravioletti quadrati, col ripieno a fior dei bordi, che si vedono spesso già confezionati in certi negozi, ma di forma rettangolare, con tanto di "code", e sodi di pasta, perché non si aprano o si rompano o si sfilaccino.Insisto sulla prudenza nell'uso della noce moscata, il cui aroma pungente troppo spessi guasta irrimediabilmente il sapore del ripieno. Tratto da "La Cucina Popolare Parmigiana" di Guglielmo Capacchi (1985)

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Parma bell’arma

Il proverbio è desunto da un altro, vivo già ai tempi di Francesco Serdonati (cioè verso la fine del Cinquecento), che lo elencò nella sua raccolta manoscritta: Parma bell'arma, Reggio gentile e Modena un porcile. Le Monnier lo mise con altri duemila e più ad arricchire la raccolta del Giusti, ma si limitò ad osservare: "Per certo è nato a Reggio", senza tuttavia cercare d'interpretare la prima parte.Può significare che la "Parma", lo scudo rotondo della fanteria romana, è la migliore di tutte le armi perché protegge senza ferire, o forse allude all'arma del Comune, la croce azzurra in campo di oro. Tratto da "Proverbi…

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La Locomotiva elettrica

Già all'apertura delle linee si intravvide la necessità della presenza di almeno un paio di locomotori che avrebbero espletato varie mansioni, quali l'inoltro a destinazione di treni merci, e, non infrequenti, i servizi manovra in Piazzale Bixio e sui raccordi delle aziende convenzionate. Per cui, nel corso del 1911, giunsero al deposito della Centrale Bixio due piccoli locomotori elettrici a due assi motori, siglati n.1 e n.2, che dal 1918 avrebbero assunto la numerazione 91 e 92, consegnati dalla Ditta Carminati & Toselli di Milano.I due locomotori avevano caratteristiche uguali. Dotati di equipaggiamento bitensione, potevano marciare tanto sotto la tensione forese 4000 volt quanto sotto…

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Ambulanti di acciughe

Con che mezzo e come facessero ad arrivare dalle nostre parti è un mistero, fatto sta che con l'inizio dell'autunno e fino al tempo di Natale, una volta ogni quindici gioni, gli ambulanti di acciughe facevano la loro comparsa nei borghi dell'Oltretorrentene della Parma Vecchia.Lo ricordava ancora con un pizzico di nostalgia mista a "magón" Umberto Vicini, parmigiano del sasso, fratello dell'indimenticato Luigi, il poeta dei sublimi sentimenti "dedlà da l'àcua". Umberto rammentava che quando incominciavano ad apparire negli angoli dei borghi i baracchini di castagne con il loro inconfondibile profumo e le stradicciole erano immerse nei fiati torbidi di nebbia, facevano la loro apparizione…

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Torén

Ettore Bernieri, in arte Torén Ettore Bernieri, canarini e bigiotteria. In due parole tutta "l'azienda" di questo popolare personaggio della Ghiaia, che fin da ragazzo (è nato nel 1937), nonostante le difficoltà di esprimersi e di muoversi, ha sempre trafficato per guadagnarsi da vivere.Un carrettino sul quale arrancare da Strada Nuova al mercato, e via. E alla sera Torén non manca di contare qualche soldo veramente sudato. È un esempio per tanti che non hanno la forza d'animo per vincere malattie e deformità; e poi Ettore è anche simpatico (oltre che furbo: è difficile imbrogliarlo), e una volta che alcuni malvagi gli hanno gettato il…

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Strilloni e giornalai

In questa ormai storica immagine del fotografo parmigiano E. Pesci (dovrebbe essere addirittura il lontano 1912) sono raccolti i più noti giornalai e strilloni di allora, diffusori della Gazzetta di Parma e quindi collaboratori e autori del boom successivo del quotidiano in città e provincia. Da sinistra in alto, Bianchetti (conosciuto come Céco), strillone; poi Riccardo Zazzali, che gestiva l'edicola di via Emilia Est; Arduino, titolare dell'edicola presso la vecchia sede della Rizzoli & Emanuelli; Ghidini detto "Morén"; Bonaconza, che aveva una delle edicole più note, quella in piazza della Steccata; lo strillone Barvitius, capostipite di una dinastia di strilloni (e qualcuno afferma anche di…

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La mé mama

La mé màma l' é picén'nala pär 'na bambolén'na.Però la m' fa filär:an gh' é mìga da scarsär. Un trucch a j' ò imparè:dil vòlti a gh' digh ch' a són malè.Pjan pjan, la m' véna azén,e po la m' da 'n bazén. No, no! A j' ò fat par scarsär:àla màma, bozìj mìga contär.Bizòggna dir sémpor la vritè,par podér ésor pardonè. Poesia di Vittorio Campanini tratta da "Impariamo il Dialetto Parmigiano (2012)

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Lo stadio Tardini

All'alba del suo 100° anno, lo Stadio Tardini ritrova la meritata Serie A grazie alla strabiliante stagione del Parma Calcio 1913. Ecco un estratto del libro "Il Tardini di Parma" a cura di Paolo Giandebiaggi (2023): […]Solo alla fine del conflitto, quindi dal 1919 al 1920, si cercò di riprendere e di attuare il sogno-progetto di un grande luogo atto a ospitare gli sport più popolari. Fu allora che si posero le basi per quello che diverrà di lì a breve ciò che oggi tutti conosciamo come Stadio Tardini (4° stadio più antico d'Italia dopo il Ferraris, o Marassi, di Genova, il Penzo di Venezia…

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Defeca più un bue che cento rondini

L'opera di un esperto val più del lavoro di cento arruffoni! Ma anche gli esperti devono riposare, quindi buona Festa dei Lavoratori a tutti. Modo di dire tratto da "Proverbi e Modi di Dire Parmigiani" di Guglielmo Capacchi (1968)

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Auguri Euro Torri

Tra negozi che ricordano delle vere e proprie boutique con collezioni per tutti i gusti, l’obiettivo è cogliere e anticipare le tendenze, rispondendo alle esigenze di una clientela selezionata e abituata solo al meglio. Basta, infatti, passeggiare dentro il centro per capire l’eleganza e l’alta qualità dell’offerta delle insegne di Euro Torri, tra cui spiccano tante vetrine storiche della città e altri top brand della moda italiana e non solo. Punto di riferimento per lo shopping di qualità senza rinunciare alla comodità, Euro Torri è però molto di più di un centro commerciale: nei suoi spazi si possono infatti trascorrere momenti di quotidianità, dall'aperitivo alla…

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